dinsdag 1 november 2016

Olio, castagne, miele: l'autunno nero dell'agricoltura made in Italy


In qualche caso sono state le condizioni climatiche sfiavorevoli. In qualcun altro un parassita. Oppure la concorrenza o l'eccessivo uso di diserbanti chimici. Il risultato è lo stesso: un calo della produzione (nonché un aumento dei prezzi) di alcuni tra i prodotti più noti della tradizione alimentare. E per i quali siamo conosciuti in tutto il mondo. Una concomitanza di eventi che può essere riassunto nell'autunno nero dell'agricoltura italiana.

Olio, mancano le scorte. L'ultimo caso in ordine di tempo vede protagonista l'olio di oliva extravergine. Secondo la Coldiretti, le scorte andranno a esaurirsi già alla metà del 2017, a causa del crollo della produzione, in calo del 38 per cento rispetto a un anno fa. Conseguenza immediata un rialzo delle quotazioni sull piazza di Bari, la più importante d'Italia, dove settimana scorsa i prezzi sono schizzati anche del 40 per cento. La causa principale è il maltempo, cui si unisce una congiuntura sfavorevole di altri produttori. Si annuncia una “carestia in tutta l'area del Mediterraneo”, con l'eccezione della Spagna che ne ha aprofittato per consolidare il suo primo posto come produttore mondiale, mentre in Grecia e Tunisia è scesa del 20 per cento. Oltre che dall'aumento dei prezzi, i consumatori devono guardarsi dalle possibili contraffazioni: sempre secondo la Coldiretti, in due bottiglie di extravergine su tre c'è più prodotto straniero che italiano, di cui il 60 per cento in arrivo proprio dalla Spagna.



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