woensdag 22 januari 2014

Il Cappello di Montappone - Google Cultural Institute

See on Scoop.it - Good Things From Italy - Le Cose Buone d’Italia



“A Giovannino allora venne un’idea: prese le tre spighe e le intrecciò imitando il movimento degli uccelli”


L’attività tradizionale del distretto del cappello nei comuni di Montappone e Massa Fermana nasce nel 1300 quando l’uso del cappello era esclusivamente legato all’attività agricola.

La lavorazione del grano, infatti, permetteva di ricavare la paglia che veniva intrecciata per poi essere usata come materia prima per la realizzazione del cappello di paglia.

Le paglie prima di essere intrecciate venivano bagnate affinché durante la lavorazione non si spezzassero. Le trecce più comuni erano quelle di quattro fili di paglia, di sette e di tredici. Una volta realizzata, la treccia veniva ripulita dagli spuntoni delle rimesse con un coltello o con le forbici.

Per rendere la treccia più malleabile alla cucitura (soprattutto a macchina) si passava attraverso due rulli di legno o di ferro (torchietto).

La treccia veniva poi venduta a matasse (pezze) ottenute dall’avvolgimento di essa su uno strumento di misura chiamato “passetto”.

Il cappello tradizionale detto “della mietitura” veniva cucito a mano con un ago grosso e il refe; orlo contro orlo prendendo una maglia all’interno e una all’esterno.

Grazie all’abilità della cucitrice i punti del refe risultavano invisibili scomparendo tra le maglie della treccia.

Nel XIX secolo nascono le prime vere fabbriche di copricapo in paglia. Si trattava comunque di piccoli laboratori artigianali, ma dotati di operai del settore.

È solo verso la fine degli anni ‘50 che il Distretto del Cappello diviene un polo monosettoriale altamente specializzato.




See on google.com

via Tumblr http://bit.ly/KFMtu8