Prima di iniziare a leggere questo post cosa ne dite di assaggiare un “goccio” di questo liquore di prugnole selvatiche? Vi dico subito che per anni questo rosolio mi ha incuriosito e che, per la prima volta, sono riuscita a realizzare quest’anno.
Il tutto è iniziato quest’estate durante la raccolta delle more per la mia marmellata, quando tra i rovi ho individuato alcuni arbusti con delle piccole prugne ancora acerbe. Un’immagine molto suggestiva, intervallate da tante minuscole foglie verdi c’erano loro, altrettanto minuscole da sembrare delle bacche.
Incuriosita ho chiesto informazioni a mio cognato, Angelo, grande esperto nel settore dell’agricoltura, che mi ha spiegato che questi frutti dal sapore asprigno sono le famose prugnole selvatiche usate per realizzare sia le ottime marmellate adatte per accompagnare i formaggi, sia il liquore a base di grappa. Ma indubbiamente il mese di agosto non era il mese della raccolta!!!
Quindi dopo aver ottenuto queste informazioni non mi è rimasto che tenere sotto osservazione gli arbusti e chiedere quotidianamente ad Angelo quando avrei potuto utilizzare questa miriade di piccoli frutti dal colore blu pervinca.
Avevo ormai perso ogni speranza, la bella stagione era terminata, gli arbusti avevano iniziato a perdere le foglie e l’inverno era ormai alle porte con il suo freddo. Ed ecco che alla fine di dicembre mi vedo arrivare mio cognato con un bellissimo cesto di prugnole ormai mature dal colore violaceo e pronte per essere utilizzate.
Ormai sapere tutti quanto sia grande la mia passione per le marmellate, simbolo della possibilità di mettere in un barattolo la stagionalità di un prodotto che poi si potrà assaporare nel tempo.
Ed ecco tutti all’opera per poter deliziarci di un bicchierino di liquore di prugnole selvatiche. Abbiamo versato un litro di grappa in un contenitore con un chilo di prugnole selvatiche e abbiamo lasciato riposare per quaranta giorni. Trascorso questo periodo abbiamo filtrato il tutto, abbiamo scaldato un litro di ottimo vino rosso con circa quattro etti di zucchero mescolando continuamente per farlo sciogliere. Infine abbiamo unito i due liquidi: la grappa aromatizzata alle prugnole ed il vino zuccherato. Abbiamo imbottigliato ed ora non ci rimane che assaggiare.
Vi garantisco che l’esperimento è perfettamente riuscito: ottimo è il suo profumo intenso, delizioso è il suo aroma e gustoso, ma allo stesso tempo aspro e forte, è il suo sapore dove si avverte indubbiamente la nota tannica del frutto selvatico.
Un ultimo assaggino e … cincin!!!
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